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ENTI LOCALI – PUBBLICO IMPIEGO: Mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici entro 100 km

ENTI LOCALI – PUBBLICO IMPIEGOMobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici entro 100 km.

 La bozza del disegno di legge di riforma della p.a. che dovrebbe andare domani in cdm.
Mobilità obbligatoria per dipendenti pubblici nell’arco di 100 chilometri: entro 50 lo spostamento sarà considerato all’interno di «una stessa unità produttiva», fino a 100 bisognerà motivare il trasferimento con specifiche esigenze organizzative.
E saranno dimezzati i permessi sindacali, giacché a decorrere dal 01.08.2014, insieme a distacchi e aspettative, subiranno un taglio «del 50% per ciascuna associazione» di rappresentanza. 

È quanto si legge nella bozza della riforma della pubblica amministrazione, che il governo di Matteo Renzi dovrebbe esaminare nel Consiglio dei ministri di domani, contenuta nel decreto «omnibus» che include anche norme anti-corruzione.
Nel testo si mette la parola fine al trattenimento in servizio di dipendenti che hanno già raggiunto l’età pensionabile, poiché dal 31 ottobre non sarà più possibile continuare a lavorare, fatti salvi gli accordi in essere «fino al 31.10.2014 o fino alla loro scadenza se prevista in data anteriore»; al contrario, quelli per il mantenimento del posto «non ancora efficaci alla data di entrata in vigore» del provvedimento saranno «revocati».
Quanto, poi, agli impiegati «in disponibilità» (ovvero posti in mobilità a seguito di rilevazioni di eccedenze) si stabilisce che potranno presentare richiesta di ricollocazione «in via subordinata, in una qualifica, o in posizione economica inferiore», scegliendo, di fatto, il demansionamento, in mancanza di altre migliori occasioni; in caso, poi, di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, l’amministrazione potrà procedere alla «risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso» alla pensione.
Di sicuro impatto la norma che permetterà di spostare, senza assenso, in un posto di lavoro diverso gli addetti della p.a. purché nel perimetro dei 100 chilometri: dai 50 in avanti, tuttavia, dovranno essere indicate le necessità organizzative e produttive alla base della decisione di trasferire altrove il personale. Possibile, inoltre, stabilisce il restyling dell’esecutivo, allargare le maglie del turnover: le percentuali di limite per le amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il 2014, del 40% per il 2015, del 60% per il 2016 e dell’80% per il 2017, tuttavia, viene precisato, la soglia si riferisce soltanto alla spesa complessiva, e non alle persone.
A dieta, poi, finiranno anche le Autorità di vigilanza, giacché i componenti di tali organismi non potranno «essere nuovamente nominati», pena la decadenza «per un periodo pari alla durata dell’incarico precedente», mentre sarà consentito agevolare assunzioni esclusivamente mediante «concorsi unici con cadenza annuale».
Nel testo che sarà nelle prossime ore sul tavolo di palazzo Chigi si affronta anche la messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti, nonché la tassazione delle automobili, poiché si legge che gli importi annuali potranno essere incrementati, per il solo 2015, fino ad un massimo del 12% (articolo ItaliaOggi del 12.06.2014).

da: il portale del tecnico pubblico lombardo

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